E’ rientrata il 7 aprile la missione in terra d’Africa per i 5 volontari, tra cui 2 minori, organizzata dall’associazione Pentalux di Tavagnacco.
Accolti in maniera straordinaria dalle famiglie Saharawi, dove abbiamo soggiornato per tutti i sette giorni, abbiamo toccato ancora una volta con mano la durissima realtà di vita che i profughi Saharawi devono sopportare ormai da 35 anni.
Quest’anno per la prima volta, in coincidenza con le festività Pasquali, il periodo scelto è stato quello di aprile e ci ha fatto capire il caldo che i profughi devono sopportare, possiamo solo immaginare cosa deve essere nei mesi tra giugno e agosto! Le altre missioni si erano svolte tra dicembre e inizio marzo. I 45 gradi del deserto tolgono il fiato e le forze, il sole è così forte che acceca, le ciabatte di gomma lasciate al sole si sciolgono; solo il pensiero che nei mesi più caldi si toccano i 55/60 gradi non ci capacitano com’è possibile la vita umana e animale in quei luoghi.
Durante la nostra permanenza abbiamo visitato ospedali e scuole, in due di queste abbiamo consegnate parte del materiale scolastico raccolto durante il Memorial “Valerio Frezza” dello scorso anno, visitato le strutture che la Pentalux ha realizzato negli anni passati e avuto fondamentali contatti con i responsabili Saharawi.
Durante tutta la nostra permanenza siamo stati seguiti dall’ormai amico fraterno Fadel Mohamed Lamin, il primo insegnate Saharawi giunto a Tavagnacco nel lontano 1996, Fadel faceva le veci di accompagnatore del gruppo di bimbi che ci ha fatto conoscere l’ingiustizia che il Marocco sta perpetrando dal 1975 invadendo il Sahara Occidentale. Samanta Seganfreddo, 17 anni e Giulia Di Giorgio, 14 anni, hanno voluto condividere questa esperienza insieme a Liliana Gioiella, Cristina Vit e Loris Di Giorgio ormai veterani di queste missioni, trovando subito una bellissima e profonda relazione con i coetanei dei campi e il saluto dell’ultimo giorno non è stato affatto facile ed infatti l’addio si è trasformato in un arrivederci.
Il viaggio è servito per prendere contatto con il nuovo responsabile generale dell’oftalmologia, campo dove la Pentalux si muove, concordando nuove strategie per rendere il lavoro dei laboratori, allestiti dall’associazione nel corso degli anni, più efficienti. Insieme a noi presenti anche i responsabili delle due associazioni spagnole Medicos del Mundo e Ajos del Mundo la prima di Madrid l’altra di Barcellona, entrambe attive nell’ambito oftalmico ed insieme si è raggiunto l’accordo di sistemare in maniera drastica i due laboratori principali portando dall’Italia nuovi serramenti per evitare la onnipresente presenza di sabbia nei locali che rendono spesso inservibili le apparecchiature presenti. La missione si è conclusa presso il campo di El Ayun dove si trova Lalla, la ragazza ospitata da Liliana alcuni anni fa per circa un anno e affetta da paraparesi spastica, insieme alle responsabile dell’associazione delle Marche Rio de Oro, Rossana Berini che da diversi anni si occupa e segue delle persone diversamente abili ai campi, si è stilato un programma fisioterapico intensivo e duraturo che darà sicuramente giovamento a Lalla che abbiamo trovato in condizioni particolarmente gravi, programma finanziato interamente dalla Pentalux.
Il viaggio di rientro è stato molto meno faticoso di quello dell’andata, infatti è durato solo 19 ore contro le 26 dell’andata.