Progetti realizzati in territorio algerino, per i profughi Saharawi
La Pentalux ha provveduto all’allestimento di due laboratori ottici per i profughi Saharawi e alla sistemazione di un terzo laboratorio che andava ristrutturato e che è stato intitolato ad Arianna Battistella, una piccola fan dei Caramel, scomparsa prematuramente.
Ogni anno l’associazione si preoccupa di garantire il funzionamento dei laboratori, attraverso l’invio del materiale necessario che viene portato dagli stessi volontari dell’associazione che affrontano i viaggi a loro spese.
L’attività dei laboratori è portata avanti da tecnici locali, preparati a gestire le moderne tecnologie in ambienti adeguati.
Ogni estate, da oramai dieci anni, tra luglio e agosto, vengono ospitati bambini Saharawi presso la Scuola materna del Comune di Tavagnacco.
D’estate, infatti, la vita nei campi profughi diventa ancora più difficile a causa delle temperature elevatissime che si registrano nelle tende.
Così gruppi di bambini, accompagnati da un adulto (generalmente un insegnante) che vive con loro nei campi, vengono ospitati in varie città italiane, per dieci, quindici giorni, presso famiglie o strutture adeguate, come le scuole.
Le attività dell’Associazione Pentalux a sostegno dei profughi Saharawi
Sostituiti tutti i vecchi macchinari con mole elettroniche nel laboratorio già esistente presso l’ospedale di Rabuni, formazione dei tecnici ottici nell’uso dei nuovi apparati.
Realizzato presso l’ospedale di Bolla un nuovo laboratorio ottico con l’acquisto di tutti i macchinari per un adeguato funzionamento, formazione del personale Saharawi all’uso delle nuove apparecchiature sia nell’uso che nella loro manutenzione anche straordinaria.
Nel corso dei tanti viaggi abbiamo portato medicinali per i vari ospedali e vestiario distribuito direttamente ai profughi.
In collaborazione con il comune di Tavagnacco e all’associazione Tempora ONLUS di Trento è stato realizzato un pozzo d’acqua con relativo desalinizzatore nei territori liberati precisamente a Miscer, dove si trovano alcune migliaia di profughi.
Dal 1996 in collaborazione con l’amministrazione di Tavagnacco ospitiamo per tre settimane un gruppo di minori provenienti dai campi profughi, questo progetto a carattere nazionale, da la possibilità a circa 700 bambini, ogni anno, di venire in Italia per essere visitati e curati da pediatri e medici specialistici, visite e cure impensabili in Algeria.
Infatti in uno di questi gruppi era stata inserita una ragazza che, grazie agli esami effettuati presso gli ospedali della nostra zona, ha potuto accertare la malattia da cui era affetta: una paraparesi spastica.
La ragazza è così stata trattenuta e ospitata in una famiglia locale, con il consenso dei genitori, seguita per tutte le cure necessarie dall’istituto “LA NOSTRA FAMIGLIA” di Pasian di Prato che con amorevole professionalità, due volte alla settimana, in quattro mesi ha portato a termine un lungo lavoro di fisioterapia che ha aiutato in maniera decisiva Lalla per una vita sicuramente migliore.
Durante le nostre frequenti visite ai campi profughi, in collaborazione con gli istituti comprensivi di Tavagnacco e Pasian di Prato, vengono realizzati vari lavori artistici che poi vengono portati nelle scuole dei campi e così poter scambiare fantastiche esperienze tra i nostri bambini e quelli Saharawi che rispondono con entusiasmo e simpatia a tutti i vari progetti.